Lo stabilizzatore d’immagine serve a compensare le vibrazioni della macchina fotografica, permettendo di ottenere immagini nitide anche in condizioni di scarsa luce, soprattutto quando si utilizzano zoom potenti.
In condizioni di luce abbondante, o con obiettivi grandangolari, l’ effetto dello stabilizzatore diventa invece trascurabile.
Nei sistemi reflex lo stabilizzatore si trova nell’ obiettivo, e funziona rilevando il movimento involontario delle lenti per poi compensarlo.
Ogni casa fotografica adotta una tecnologia diversa e la indica con una sigla differente.
Per capire se un obiettivo è stabilizzato bisogna cercare una di queste sigle:
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Sigle che distinguono gli obiettivi stabilizzati
Canon: IS (Image Stabilizer)
Nikon: VR (Vibration Reduction)
Sigma: OS (Optical Stabilization)
Tamron: VC (Vibration Compensation)
Nelle reflex Sony Alpha, il sistema di stabilizzazione è integrato nel corpo macchina, quindi non servono obiettivi Sony Alpha stabilizzati.
Ad esempio, per Tamron:
AF 28-300mm F/3,5-6,3 XR Di LD Aspherical [IF] MACRO non è stabilizzato.
AF 28-300mm F/3,5-6,3 XR Di VC LD Aspherical [IF] MACRO è stabilizzato.
Per chiudere, due consigli:
- lo stabilizzatore è più utile nei teleobiettivi, perchè risentono maggiormente delle vibrazioni. Ad esempio, è più importante avere lo stabilizzatore su un 55-250mm piuttosto che su un 18-55mm.
- insieme all’ obiettivo (stabilizzato o no) conviene acquistare anche un filtro UV o Skylight per proteggerlo da polvere, graffi, o urti accidentali: costa poco e ne vale la pena.
A questo link è possibile trovate un vademecum utile per interpretare altre sigle.
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