Questa volta ho voluto fare un lavoro fotografico più grezzo e ruvido del solito. Non è il mio solito stile; spesso cerco di “pulire” l’ immagine, tagliandola o elaborandola, e forse esagero.
In parte è stata una scelta obbligata; il capannone dell’ East Market richiede alti ISO e diaframma aperto per catturare la poca luce che filtra dai lucernari.
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Alti ISO causano immagini sgranate, mentre il diaframma aperto dà poca profondità di campo, sfocando parte dell’ immagine; il movimento delle persone molto vicine all’ obiettivo causa spesso il mosso.
Se la situazione è questa, tanto vale accettarla ed enfatizzarla, lasciando nell’inquadratura la schiena, il braccio, la persona mossa e sfuocata che ti sta entrando nell’ inquadratura. Il problema di riempire tutta l’ inquadratura, tipico di quando si usa il grandangolo, qui non si pone affatto.
Difficilmente si trova un’ inquadratura pulita, che del resto non renderebbe nemmeno giustizia all’ atmosfera di questo luogo particolare.
Volevo raccontare l’ East Market nel suo insieme, con la sua atmosfera, le persone, gli oggetti, la location. Non ne esco fotograficamente soddisfatto, ma tutto sommato mi pare un buon tentativo.
Mi è sembrato un ambiente adatto allo stile di un fotografo recentemente in mostra a Milano: folla, immagini ruvide, inquadrature sporche, grandangolo… e a questo stile mi sono ispirato.
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Galleria fotografica East Market Grand Opening edition settembre 2016